Guida Spirituale

Principi di Guida Spirituale nel Contemporaneo

Introduzione alla Guida Spirituale nel contemporaneo

Fin da tempi antichissimi l’essere umano si è rivolto alle guide spirituali per essere accompagnato nel suo percorso verso l’assoluto. Individui saggi, con esperienza, che offrivano orientamento e consapevolezza per l’evoluzione umana. 

Questo ruolo si ritrova già nelle culture misteriche dell’antica Grecia. Attraverso la trasmissione del potere spirituale i saggi guidavano i discepoli in apprendistati e iniziazioni. Nell’area dell’India la guida spirituale assume il nome di Guru. Nella massoneria è il Gran Maestro. 

Ma per descrivere bene che cos’è una guida spirituale occorre fare, prima di tutto, una doverosa precisazione. Spirituale non significa religioso. I due termini hanno significati molto diversi. 

Per comprendere la reale funzione di queste figure dobbiamo innanzitutto delineare la differenza tra religione e spiritualità.

Dal punto di vista etimologico, la parola religione deriva dal latino “religio” da “religare” (legare) o da “relegere” (osservare, riconsiderare). Entrambe le varianti si riferiscono a un legame, obbligo o attenzione scrupolosa verso il sacro.

Si tratta di un complesso di credenze, sentimenti e riti che legano le persone a ciò che il contesto culturale ritiene sacro. Tale insieme è costituito da dogmi, precetti e riti che costituiscono un culto religioso.

La spiritualità, invece, diversamente dalla religione, può essere definita come l’insieme delle esperienze umane di ordine trascendente. La percezione dell’interazione evolutiva dell’essere umano con la dimensione invisibile. Un’esperienza che include senza dubbio anche gli stati non ordinari di coscienza.

Un autore, che reputo tra i maggiori esperti nel campo, è Ken Wilber. Fondatore della psicologia integrale e uno dei massimi esponenti della psicologia transpersonale, un ramo della psicologia che esplora il sé e la spiritualità oltre la mente. 

Secondo Wilber il concetto di spiritualità che emerge comparando le più importanti tradizioni della filosofia perenne, riguarderebbe un processo evolutivo di risveglio della coscienza che trascende e include sé e realtà, culminando nell’unità con il Tutto.

Di conseguenza la guida spirituale può essere considerata come colei che accompagna attraverso questo percorso. Per questo motivo anche uno psicoterapeuta spirituale, ovvero transpersonale, a mio parere potrebbe, in un certo senso, essere considerato una guida spirituale.

La guida spirituale e la sua rilevanza nel mondo moderno

Sappiamo che il sistema sociale occidentale odierno è strutturato sul consumismo e sullo sfruttamento delle risorse. Un riduzionismo che traspare anche ad esempio dal chiamare i lavoratori, risorse umane. Si tratta di un approccio che non considera il lato spirituale dell’essere umano. Semplicemente lo ignora, a livello socio-istituzionale. 

La società italiana e in qualche modo anche europea, sebbene offra una grande varietà di luoghi deputati al culto religioso, non dispone, dal punto di vista istituzionale, di strutture dedicate alla spiritualità. Tanto da confondere quest’ultima con la religione stessa. 

È possibile praticare la spiritualità solamente in eventi, seminari e incontri privati. Tale condizione crea un vuoto dato dalla mancanza di luoghi istituzionali e riconosciuti da tutti, dove l’essere umano possa esperire la dimensione non ordinaria al di fuori da dogmi religiosi.

La società moderna infatti è caratterizzata in prevalenza da una visione meccanicistica che ignora il lato spirituale. Questa condizione a livello istituzionale si rispecchia in una quotidianità di materialismo, consumismo esteso a ogni area della vita comprese le relazioni affettive. 

Lo sfruttamento delle risorse si rispecchia in una vita quotidiana superficiale basata sul fare e sulla produttività ad ogni costo. Una modalità “usa e getta” per ogni tipo di relazione: con le persone, gli oggetti e se stessi.

In questo arido scenario, oggi la figura della guida spirituale è particolarmente importante poiché una società urbana così strutturata ostacola l’equilibrio e l’evoluzione psico spirituale dell’essere umano. 

Vivere dimenticando il versante spirituale porta alla percezione di un costante senso di vuoto, frammentazione, smarrimento, derealizzazione, dissociazione, confusione, fino ad arrivare a casi di persone che non sentono nemmeno di esistere. 

L’anima non accetta la situazione quando per lei è troppo. Si protegge allontanandosi. Per la perdita dell’anima puoi leggere l’articolo sullo sciamanesimo dove parlo del recupero dell’anima

Si tratta di disagi che si manifestano proprio perché naturalmente saremmo esseri spirituali e multidimensionali che fanno esperienza nella materia, come posso affermare dalla mia esperienza spirituale. Vedi questo articolo.  

Negli anni di servizio come psicoterapeuta spirituale ho potuto constatare che questa profonda carenza di considerazione della dimensione sottile in cui siamo immersi porta a una vera fame di spiritualità. 

Diventa quindi sempre più impellente il bisogno di trovare qualcuno che aiuti a occuparsi del versante dimenticato della dimensione trascendente.

In più, i rapidi cambiamenti che sono avvenuti in questi ultimi cinque anni: la pandemia, lo scoppio di guerre in paesi vicini e la paura di catastrofi ambientali hanno creato nelle persone un senso di maggiore incertezza. 

Sono venuti a mancare anche quei punti di riferimento ordinari che prima di quest’epoca sembravano stabili. Questi cambiamenti inaspettati hanno indotto un maggiore bisogno di radicamento spirituale.

Ma come fa una guida spirituale a offrire supporto emotivo e direzione in tempi di così profonda crisi personale e collettiva?

Una guida valida spirituale può offrire un supporto efficace in queste condizioni difficili attraverso diverse modalità. Le descrivo qui di seguito. 

  • Accogliendo l’angoscia esistenziale ascoltando senza giudizio il disagio di chi si rivolge a lei. Offrendo così un sollievo che deriva dalla percezione di una base sicura degna di fiducia. Una sorta di centro di gravità permanente per citare Gurdjieff che permette di ritrovare il supporto, lo spazio sacro mentale e il contenimento necessario all’evoluzione della coscienza.
  • Offrendo uno spazio di apertura, autenticità nel rispetto della privacy che ispira fiducia e confidenzialità. In un campo di sincerità, comprensione profonda, assenza di giudizio ed empatia, infatti, è più facile aprirsi mostrando le vere caratteristiche personali e spirituali. Un tale contesto aiuta a ritrovare la propria vera identità. Un processo supportato dalla conoscenza che la guida spirituale deve avere delle dinamiche sociali odierne. Tutti quei fattori già citati sopra che rendono difficile la vita di oggi dal punto di vista spirituale. 
  • Fornendo supporto emotivo anche attraverso la possibilità di far incontrare le persone in modo da creare comunità tra chi condivide gli stessi valori. In questo modo non ci si sente più soli al mondo ma ci si accorge che altre persone vivono situazioni simili. Questo processo di rispecchiamento permette di alleggerire le proprie fatiche grazie alla possibilità di affrontarle insieme, confrontandosi. 

L’uomo, come essere sociale, ha intrinsecamente bisogno della sua Tribù. Un gruppo organizzato in cui saremmo naturalmente portati a vivere. Una dimensione che in questa società si è persa, almeno nella sua forma ancestrale. 

  • Officiando cerimonie che soddisfano il bisogno collettivo di ritualità, anch’esso insito profondamente nell’essere umano. (link articolo introduzione allo sciamanesimo).
  • Promuovendo l’autonomia. Operando in modo da stimolare il riconoscimento dello sviluppo delle risorse interiori di chi si rivolge a lei. Tale processo deve avvenire in modo da creare una sempre maggiore libertà e autonomia, in modo che ogni essere umano, nel percorso evolutivo, arrivi a trovare in se stesso la vera guida spirituale. 

L’apprendistato spirituale è un percorso verso la libertà. Un’autonomia che deve caratterizzare anche il rapporto con la guida spirituale stessa per non diventare una dipendenza. 

Ognuno di noi ha una parte profonda saggia in grado di guidare nel modo migliore secondo la nostra vera natura. Il primo obiettivo della guida spirituale, perciò, a mio avviso dovrebbe essere quello di connettere il fruitore con la sua parte saggia. Di conseguenza promuovere la libertà da qualsiasi dipendenza, compresa quella dalla guida spirituale stessa.

Principi fondamentali della Guida Spirituale

Quali sono i principi fondamentali che caratterizzano una guida spirituale efficace? Vediamoli insieme:

Ascolto attivo

Si tratta di un ascolto senza giudizio ed empatico che crea un campo di fiducia e calore umano. Un atteggiamento che trasforma e armonizza le dinamiche interiori grazie alla comprensione delle diverse prospettive spirituali e culturali che caratterizzano la persona che si rivolge alla guida.

Empatia

L’empatia è la capacità della guida di provare le emozioni che prova chi si rivolge a lei. Fa sentire l’altro compreso. La validazione profonda offre un potente supporto emotivo e spirituale. Il senso di sollievo che ne deriva apporta libertà di pensiero e amplia lo spazio sacro per conoscersi e attuare i cambiamenti necessari con fiducia in se stessi.

Integrità

L’integrità è la capacità della guida di comportarsi in concordanza con i valori che essa comunica. Fondamentale per trasmettere credibilità e fiducia.

Capacità di ispirare

Una guida spirituale ha poco più esperienza di chi si rivolge a lei. Può essere d’aiuto solo se ha già fatto quel percorso che il suo fruitore vuole intraprendere. Attraverso le sue azioni compassionevoli e la conquista di uno stato di pace, equanimità e amorevolezza può ispirare chi si rivolge a lei a fare altrettanto.  

Sfide e opportunità nella Guida Spirituale oggi

Quali sono le sfide che le guide spirituali affrontano nel contesto contemporaneo?

Una sfida importante per la guida spirituale nel contesto contemporaneo è la contaminazione culturale. L’aumento dei flussi migratori sta creando un’intensa commistione di orientamenti religiosi e culturali all’interno delle stesse società.

Per affrontare questo fenomeno è importante che la guida spirituale abbia una visione empatica e aperta. Fondamentale è anche la conoscenza profonda delle caratteristiche dei contesti da cui arriva chi si rivolge a lei. La consapevolezza delle criticità specifiche dei contesti culturali permette di comunicare in modo mirato ed efficace.

Altra sfida fondamentale per una guida spirituale oggi è la presenza degli effetti dei social media all’interno della società. Il loro utilizzo provoca una diminuzione della soglia di attenzione, una sovrastimolazione dovuta alla ricompensa immediata e continui confronti basati sull’apparenza che aumentano la superficialità. 

È proprio in questo contesto che una guida spirituale deve aiutare le persone a ritrovare e accogliere la propria unicità. Può ispirare in tal senso con la sua stessa autenticità.

Paradossalmente i social, nonostante le criticità appena descritte, sono anche degli strumenti utili per una guida spirituale. Essendo mezzi di comunicazione di massa, queste piattaforme possono essere usate per creare comunità virtuali di scambio di idee e valori su larga scala.

Tali strumenti permettono una comunicazione capillare grazie la possibilità di raggiungere contemporaneamente molti individui. I social hanno anche il vantaggio di favorire la fruizione di contenuti spirituali in qualsiasi momento, comprese le brevi pause dalle attività che caratterizzano la frenesia dello stile di vita attuale.

Applicazioni pratiche della Guida Spirituale

Come, dal punto di vista pratico, la guida spirituale può influenzare positivamente le persone? 

Vi sono delle regolarità che ho constatato nell’accompagnare le persone in percorsi spirituali. 

  • Il punto di partenza di solito è costituito da un disagio. Ad esempio, ci si sente persi dopo la fine di una relazione o in profonda sofferenza per una crisi lavorativa. 
  • Dopo i primi contatti, si crea un periodo di connessione con le motivazioni che hanno indotto la persona a scegliere le situazioni che hanno causato la crisi. Si assiste al riconoscimento di come gli schemi familiari, sociali e di origine traumatica hanno influenzato scelte non in concordanza con la propria vera natura. 
  • Dopo di che di solito ha luogo un processo di liberazione dagli schemi caratteriali e la conseguente fiducia nelle proprie risorse autentiche e nella vita. Emerge poi il coraggio di agire diversamente da come si era abituati a fare. 
  • Dopo la trasformazione delle modalità di azione arriva, infine, il successo nel raccogliere i risultati dell’agire in coerenza con la propria autenticità.
  • Il distacco dalla guida per proseguire in modo indipendente, come spiegato sopra.

Per compiere questi percorsi di evoluzione spirituale gli strumenti efficaci che utilizzo nel processo sono la psicoterapia transpersonale, che comprende lo sciamanesimo e la meditazione, e le costellazioni familiari. Clicca i link per saperne di più riguardo a ogni singolo metodo.

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Francesca Gastaldi psicologo online transpersonale - logo

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